Un patto per la qualità del lavoro in agricoltura: la proposta della Cia-Agricoltori

Un incontro dedicato alla salute, sicurezza e legalità del lavoro agricolo sottolinea l’importanza dell’occupazione di qualità in Basilicata

In un recente incontro dedicato alla “Rete del lavoro di qualità in agricoltura”, la Cia-Agricoltori ha presentato un Patto per il lavoro e la qualità occupazionale in agricoltura. Il direttore Cia, Donato Distefano, ha sottolineato l’importanza di un impegno per un modello occupazionale che ponga al primo posto la sicurezza sul lavoro.

In Basilicata, circa 50mila persone lavorano in agricoltura, con un ulteriore indotto di 10mila unità. L’obiettivo della Cia è quello di dare dignità e qualità alle prestazioni professionali agricole, attraverso l’attuazione di un piano di formazione e aggiornamento dei lavoratori, un programma di sostegno all’occupazione, una rete di trasporto efficiente e l’elaborazione di liste di prenotazione della manodopera.

Il presidente nazionale della Cia, Cristiano Fini, durante l’incontro, ha sottolineato l’impegno della Confederazione contro il caporalato, difendendo la legalità e il rispetto delle regole da parte degli imprenditori agricoli. Fini ha ribadito l’esigenza di più manodopera nelle aziende agricole e ha sottolineato l’importanza di strumenti semplificati e sburocratizzati per contrastare il caporalato.

Tra i partecipanti all’incontro c’erano il prefetto della Provincia di Potenza, Michele Campanaro, e rappresentanti di vari enti tra cui Inail, Inps e I.T.L. Basilicata, così come il Consorzio Nova e l’EBAT Potenza. La discussione ha evidenziato la necessità di una maggiore attenzione alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, e l’importanza dei progetti come Rural Social Act per affrontare le problematiche del settore agricolo.