Relazione Corte dei conti sul PNRR: picco di spesa nel biennio 2024-2025 e criticità nel reclutamento del personale
Il Presidente ANCI Antonio Decaro sottolinea lo sforzo straordinario dei Comuni nel realizzare il Piano
Martedì 28 marzo a Roma, presso la Sala della Regina del Palazzo di Montecitorio, è stata presentata la Relazione semestrale 2023 della Corte dei conti sul PNRR. Il documento evidenzia come il picco di spesa per il Piano si avrà nel biennio 2024-2025, con valori annuali che supereranno i 45 miliardi. Nel semestre in corso, il PNRR impone ulteriori 27 obiettivi europei, di cui solo uno è stato già raggiunto.
La Corte dei conti ha segnalato criticità nel reclutamento del personale dedicato al PNRR, sottolineando le difficoltà delle amministrazioni nel garantire la continuità operativa delle strutture. Il recente dl 13/2023 (drecreto legge 13 del 24 febbraio scorso) è intervenuto su questa problematica, permettendo di avviare procedure di stabilizzazione delle risorse professionali dedicate.
Il Ministro Raffaele Fitto si è detto sereno e ottimista riguardo allo slittamento della consegna della terza tranche del PNRR, sottolineando l’assenza di tensioni con l’Europa.
Antonio Decaro, Presidente dell’ANCI, ha elogiato lo sforzo straordinario dei Comuni nel realizzare il Piano, invitando a evitare polemiche e a fare squadra per affrontare le sfide del PNRR.
“La relazione” ha detto Decaro “conferma quanto diciamo da tempo, cioè che i Comuni sul PNRR hanno fatto sin qui in pieno la propria parte, producendo uno sforzo straordinario. Nonostante la cronica mancanza di personale e le tante difficoltà di partenza, i Comuni hanno risposto ai bandi entro i termini stabiliti e anzi hanno presentato progetti per una cifra doppia rispetto a quella disponibile con il PNRR: cioè per 80 miliardi di euro, contro i 40 assegnati. Ora” ha aggiunto il presidente dell’Anci “i Comuni, come era previsto dal cronoprogramma, sono nella fase di sottoscrizione delle convenzioni con i ministeri, in attesa delle autorizzazioni da parte delle Sovrintendenze, delle valutazioni d’impatto ambientale, e di impatto paesaggistico per poi procedere con l’aggiudicazione dei lavori. Quindi di ritardi nei lavori, per la parte del PNRR che riguarda i Comuni, non si può proprio parlare. E in ogni caso ricordiamo che i Comuni sono destinatari di circa 40 miliardi sui circa 200 che compongono il PNRR, quindi circa il 20 per cento del totale”.