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Vertenza Acciaierie d’Italia: Fiom, Uilm E Usb a Roma

  • Al loro fianco anche il Presidente Emiliano e il Sindaco Melucci. Alle 15.00 l’incontro con i parlamentari ionici

    E’ partita presto, alla volta di Roma, una delegazione di rappresentanti di Fiom, Uilm e Usb Taranto. Due i momenti previsti oggi nella capitale sulla vertenza Acciaierie d’Italia: la conferenza stampa in piazza Montecitorio, anche col governatore della Puglia, Michele Emiliano e il sindaco, Rinaldo Melucci; e, l’incontro con i parlamentari tarantini cui i metalmeccanici consegneranno un documento sindacale e l’esito del referendum posto ai lavoratori sulla preferenza per la nuova governance aziendale. Hanno risposto più di 6mila dipendenti al quesito, con espressione praticamente quasi unanime contro la presenza del privato nella società, a favore invece di una maggioranza pubblica. In sostanza, si chiede allo Stato di farsi carico della vertenza. Nazionalizzare lo stabilimento è la richiesta in testa al documento stilato dai metalmeccanici che chiedono il coraggio di una scelta politica. O, quantomeno, di riequilibrare la governance per cui i finanziamenti pubblici, l’ultimo il prestito ponte di 680 milioni, siano subordinati a Invitalia e non al privato che, ad oggi, ha agito solo nel suo interesse, senza neppur rendere noto ancora il modello produttivo e industriale che si vuole utilizzare, spiegano i sindacati. Serve dare un indirizzo occupazionale, ambientale, sanitario nel rispetto dei diritti fondamentali della Costituzione. Prossimo appuntamento il 19 gennaio: lo sciopero con tutti i lavoratori di Acciaierie d’Italia, di Ilva in as e dell’appalto, in concotimanza con il tavolo con il ministro delle Imprese, Urso. Appuntamento atteso dalla Fim Cisl che al momento si tiene fuori dalle iniziative delle altre sigle, aspettando appunto prima l’esito dell’incontro al Ministero.

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