Vertenza Natuzzi, chiesta la cassa Integrazione Straordinaria per 460 lavoratori
Nuovo anno, ma vecchie vertenze. Quella che riguarda lo stabilimento di Natuzzi di Altamura, continua con la richiesta da parte dei sindacati, della Cassa Integrazione Straordinaria per 460 lavoratori. La misura di sostegno è stata estesa a tutto il 2023. A comunicare la decisione, i Cobas dopo un’assemblea con i vertici dell’azienda.
“Il consenso da parte di Cobas-Lp – si legge in una nota del Comitato di Base – ad usufruire di altra Cassa integrazione da parte di Natuzzi Spa, per tutto il 2023 è, tuttavia, subordinato a delle condizioni: Natuzzi Spa deve continuare ad onorare l’impegno di non procedere a licenziamenti collettivi, salvo intese di esodo volontario e non oppositivo. Prima della sottoscrizione di eventuali intese presso il Ministero del Lavoro, l’azienda dovrà rendicontare circa gli impegni assunti nei precedenti accordi, soprattutto per quanto riguarda lo stato dei lavori per la riapertura del sito di Ginosa e i progressi ottenuti dal punto di vista ergonomico, attraverso il progetto ‘Fabbrica 4.0’. La Cassa integrazione sarà distribuita tra i lavoratori nella modalità più equa possibile e accogliendo le richieste provenienti dalle maestranze, nella compatibilità delle esigenze aziendali”.
Il Comitato di Base Natuzzi Spa ha dato mandato al Coordinamento di chiedere, alla controparte aziendale, l’apertura dei negoziati in merito al Contratto Collettivo Integrativo Aziendale, subito dopo aver concluso l’esame congiunto per la proroga della Cigs presso Graviscella.