“L’autunno inizia con una forte perturbazione con rovesci intensi e forti raffiche di vento dopo che anche l’estate che si è conclusa si classifica come la peggiore del decennio con ben 1642 trombe d’aria, grandinate e bufere di acqua e vento, in aumento di oltre cinque volte rispetto all’inizio del decennio”.
E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in riferimento all’allerta della protezione civile della Puglia per l’intera giornata e in tutte le province, sulla base dei dati Isac Cnr che registra le temperature dal 1800. Coldiretti spiega che il moltiplicarsi di eventi estremi hanno provocato vittime e danni che in agricoltura superano già i 300 milioni di euro nel 2022, pari al 10% della produzione regionale. “L’arrivo con l’autunno di una violenta perturbazione – continua Coldiretti – conferma che siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Puglia”.
Secondo i dati di Coldiretti sono 230 i comuni pugliesi a rischio frane e alluvioni e a pagarne i costi, oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11692 imprese che operano su quei territori. Il consumo del suolo è avvenuto per il 67,5% in contesti prevalentemente agricoli o naturali, depauperando pezzi di territorio e deturpando il paesaggio, oltre ad impoverire il tessuto imprenditoriale agricolo pugliese. “Nell’immediato – conclude – è necessario intervenire con aiuti concreti per aiutare le popolazioni colpite che si trovano in grande difficoltà anche nelle campagne”.