Ex Ilva, Confindustria Puglia e Taranto: “La situazione è gravissima: garantire liquidità per indotto”

“Occorre assicurare risorse ad Acciaierie d’Italia affinché saldi i crediti verso le imprese dell’indotto, la situazione è gravissima”: e’ l’appello rivolto a Invitalia dal presidente di Confindustria Taranto, Salvatore Toma e dal presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana, che proseguono: “Ora far sì che dal miliardo di euro stanziato ad agosto e previsto in uno specifico articolo del decreto Aiuti bis per il sostegno alla siderurgia vengano destinate congrue risorse per le aziende”.

Per i presidenti Confidustria le aziende dell’indotto ex Ilva sono in una condizione di sopravvivenza: “Se non arriveranno risorse urgenti – sottolineano – per far fronte alla crisi di liquidità dovuta ai crediti vantati nei confronti di Acciaierie d’Italia (100 milioni di euro circa) sarà emergenza sociale. Per molte di queste imprese il rischio è la chiusura, con il conseguente licenziamento di migliaia di unità lavorative”. Secondo Confindustria Puglia e Taranto “l’unica soluzione possibile rimane uno specifico provvedimento da parte di Invitalia, in grado di assicurare la continuità del funzionamento produttivo dell’impianto siderurgico di Taranto attraverso uno stanziamento di risorse ad hoc che possa supportare lo stato di sofferenza delle aziende dell’indotto”.

La situazione, concludono Toma e Fontana, è diventata “surreale perché se per un verso si stanziano ingenti risorse per il futuro, la decarbonizzazione e il preridotto, come certifica l’ultimo decreto Aiuti Ter, per altri versi, quelli oramai sotto gli occhi di tutti, c’è una fabbrica che naviga a vista, senza alcuna certezza né prospettiva di alcun genere”.