Ripresa della produzione CoopBox Ferrandina, reazioni e commenti
Cgil, Cisl e Uil “soddisfatti ma vigili sul futuro della fabbrica”
Braia (Iv), “primo obiettivo raggiunto”. Perrino (M5S), “Fari accesi sulla vertenza e sugli impegni presi dal gruppo Happy”
CoopBox riprende la produzione, è questo il positivo esito dell’incontro di mercoledì sera convocato dall’assessore allo sviluppo economico lucano Francesco Cupparo nella sede del Dipartimento con i rappresentanti sindacali, una delegazione di lavoratori, i rappresentanti del Gruppo Happy di Cremona, e i sindaci di Ferrandina, Miglionico, Pomarico e Pisticci alla presenza dei consiglieri regionali Acito, Braia e Perrino.
Sindacati soddisfatti ma vigili sul futuro della fabbrica. Le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil e di Filctem, Femca e Uiltec valutano positivamente l’annuncio della ripresa della produzione dal 21 febbraio alla Coopbox di Ferrandina, ma restano vigili sulle future decisioni del Gruppo Happy in merito agli investimenti e al mantenimento dei livelli occupazionali nella fabbrica lucana. “La ripresa della produzione è un avanzamento significativo rispetto alla rigidità evidenziata in un primo momento dall’azienda. Un risultato reso possibile – spiegano i sindacati – dalla tenace lotta dei lavoratori e dalla positiva convergenza istituzionale che si è determinata con il tavolo di oggi al dipartimento attività produttive. La disponibilità della Regione a sostenere gli investimenti della Coopbox con le misure previste per la Valbasento va nella direzione fin da subito auspicata unitariamente dalla organizzazioni sindacali. Da parte nostra abbiamo ribadito al tavolo che esistono tutte le condizioni finanziarie e di mercato per un pronto e strutturale rilancio della fabbrica materana e per la difesa dei posti di lavoro in un’area martoriata dalla disoccupazione. Questa vertenza ha riacceso in modo prepotente i riflettori sulla Valbasento, ora bisogna passare dalle parole ai fatti accelerando sugli investimenti e sulle bonifiche dei siti dismessi per restituire un futuro a una terra che ha pagato un duro prezzo alle scelte sbagliate del passato”.
Luca Braia (Italia Viva), primo obiettivo raggiunto. Il consigliere regionale di Italia Viva: “Le nostre argomentazioni rispetto l’impossibilità della condizione che a pagare la ristrutturazione sia la Basilicata, a causa di una inefficace capacità imprenditoriale degli ultimi management di Coopbox, ha incrociato alla fine la disponibilità dei rappresentanti del gruppo Happy. Come ho già dichiarato qualche giorno fa – e confermato nella riunione – si stanno facendo investimenti importanti, rinnovando e integrando le linee produttive in altri stabilimenti in Italia e all’estero. In questo contesto sarebbe paradossale immaginare la chiusura a Ferrandina”.
Oggi l’interlocutore è il Gruppo Happy prosegue Braia: “A noi non interessa chi deve investire all’interno del gruppo o tantomeno che sia Coopbox a proseguire l’attività. A noi e ai sindaci dell’area (presenti Ferrandina, Pisticci, Pomarico, Grottole, Grassano), ai sindacati e agli operai interessa che il sito produttivo rimanga attivo, che si investa in innovazione e tecnologia e che, magari si possano avviare cicli produttivi diversi nel campo della rigenerazione e del riciclo. Soprattutto, che non si lasci a casa nessun lavoratore garantendo occupazione e con essa la tenuta sociale del territorio. Vigileremo con la massima attenzione, tutti insieme, perché ogni passo o decisione venga condiviso con tutti gli attori del territorio e con la politica Regionale che, con l’assessore Cupparo, oggi ha dato prova di volerci essere.”
Il consigliere regionale della Basilicata, Gianni Perrino (M5S): “Ringraziamo l’assessore Cupparo per aver accolto la nostra sollecitazione a convocare subito un incontro sulla vertenza Coopbox sorta nei giorni scorsi”.
Il dato concreto emerso dalla riunione di ieri riguarda la ripresa delle attività dello stabilimento a partire dal prossimo 21 febbraio: “La Regione” scrive Perrino in una nota “ha ribadito la sua disponibilità a mettere in campo misure per la reindustrializzazione e lo sviluppo industriale della Valbasento, anticipando azioni già in programma a sostegno dell’apparato industriale, anche nell’ambito del PNRR e dell’implementazione della ZES Jonica”. Dal canto nostro – commenta il consigliere pentastellato – vigileremo sugli impegni presi da gruppo Happy in merito alla ripresa della produzione e soprattutto alle politiche industriali del gruppo stesso. Non è comprensibile la scelta di chiudere uno stabilimento, quello di Ferrandina, che garantisce ottimi livelli di produttività con circa 190 milioni di contenitori di polistirolo all’anno, per giunta dopo appena tre mesi trascorsi all’acquisizione da parte del gruppo Happy.