Ciliegie pugliesi: dai produttori a 1 euro al kg, ma rivendute fino a 12 euro, la denuncia di Cia Puglia
A essere penalizzata sarebbe soprattutto l’area metropolitana di Bari
“Una dinamica che uccide il settore, disincentivando investimenti e lavoro, un’ingiustizia palese”.
Con queste parole Cia Puglia denuncia la situazione dei produttori pugliesi di ciliegie. “Un prezzo di 1 euro all’ingrosso concordato ai produttori di ciliegie pugliese – spiega Cia Puglia – mentre in supermercato arrivano a costare fino a 10-12 euro al kg”. Secondo l’organizzazione agricola ad essere penalizzata sarebbe soprattutto l’area metropolitana di Bari. Tra il nord e il sud-est della provincia barese, infatti, viene prodotta la maggior parte delle ciliegie italiane. La Puglia detiene il primato nazionale degli ettari coltivati (62%). Nell’area metropolitana di Bari si produce il 40% del prezioso frutto a livello nazionale, il 96% delle ciliegie raccolte in tutta la regione. “Lo squilibrio tra il poco che viene riconosciuto agli agricoltori e i margini spropositati che la GDO garantisce a se stessa è diventato un problema enorme, – ha dichiarato Raffaele Carrabba, presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia – sempre più pressante per la politica, soprattutto in un momento di crisi epocale come quella creata dalla pandemia e dai cambiamenti climatici”.
“Per riequilibrare la dinamica di formazione dei prezzi – continua Carrabba – e aumentare il potere contrattuale del comparto primario noi organizzazioni agricole ce la stiamo mettendo tutta, sostenendo soprattutto la nascita di cooperative, l’attivazione di nuove Organizzazioni di Produttori, la vendita diretta dal contadino al consumatore, la digitalizzazione delle aziende per aprire canali di e-commerce, ma – conclude – la rete e i canali della GDO al momento continuano ad avere uno strapotere che crea disequilibri, ingiustizie e pericoli non solo per i produttori ma anche per i consumatori”.