Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato: presto i pagamenti della Cig

“Nella giornata di ieri sono stati mandati in Banca d’Italia e a brevissimo dovrebbero essere accreditati 337,5 milioni sui conti del Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato, unico soggetto abilitato – per legge – a pagare la cassa integrazione a lavoratrici e lavoratori del comparto sospesi dal lavoro a causa del Covid”.

A riferirlo il presidente e il vice presidente Ebab Rosa Gentile ed Enzo Iacovino.

“Si potrà così procedere con l’erogazione della prestazione spettante per i mesi di gennaio, febbraio, marzo e per una parte di aprile. In Basilicata sono interessati circa 3mila i lavoratori di aziende artigiane in ambiti particolarmente penalizzati dal lockdown e dalle chiusure ‘intermittenti’, oltre al comparto costruzioni, come tutto il settore dell’acconciatura ed estetica, nonché le attività artigianali legate ai comparti moda, calzature e accessori, praticamente ferme con la chiusura dei negozi”.

L’attesa è durata quasi 150 giorni fra firme di Ministri, passaggi dalla Corte dei Conti, procedure e decreti. Adesso la tempestività nel completare l’operazione è un importante punto d’orgoglio per il Fondo degli artigiani, che nei mesi scorsi ha ricevuto ed esaminato le domande, ha registrato le segnalazioni delle assenze da parte dei Consulenti del lavoro o dei Centri servizi, preparato elenchi, predisposto ordinativi. Ma, soprattutto, è un segnale di attenzione rispetto agli addetti del Comparto che, in queste settimane, hanno chiesto informazioni, hanno protestato. Le preoccupazioni dei lavoratori sono le stesse del Fondo, la rabbia per i ritardi è comune, altrettanto l’impegno a sollecitare, pungolare, insistere nel pretendere un riscontro e una qualche certezza sui tempi di arrivo delle risorse.

Nel frattempo, FSBA riferisce di aver appreso dal Ministero del Lavoro che “è già stata avviata tutta la procedura di attribuzione degli altri 450 milioni destinati dalla Legge di stabilità al Fondo artigiani, per l’appunto, ed a Formatemp, Fondo che invece si occupa del settore somministrazione. Dovrebbero arrivare, si spera presto, altri 337,5 milioni con cui pagare le sospensioni di aprile e mesi seguenti fino alla copertura delle prime 12 settimane di cassa integrazione di quest’anno. Ed ancora: avrebbe preso avvio anche l’analoga operazione di attribuzione, fra i due diversi soggetti, dell’ulteriore dotazione finanziaria stabilita con il primo decreto sostegni: 1,1 miliardi. A FSBA dovrebbero andare 825 milioni”.

Con queste risorse – sottolineano i due rappresentanti – si potrà far fronte al fabbisogno di imprese/lavoratori per le 28 settimane di sospensione previste in continuità e comunque una volta esaurita la prima mandata.
In questo modo, il sistema Artigianato può contare per quest’anno su un miliardo e mezzo di euro per pagare la cassa integrazione per i periodi di sospensione dal lavoro a causa del Covid. L’anno passato il Fondo ha erogato prestazioni per 2,2 miliardi (fra erogazioni dirette e versamenti/accantonamenti per l’Inps della contribuzione correlata), sono stati sostenuti 750.000 lavoratrici e lavoratori, 212.000 le aziende interessate.

“Il nostro modello di bilateralità, nato negli anni 80 dal territorio, continua a dimostrare di essere più che mai attuale, capace di adeguarsi ai tempi e ai cambiamenti di questi anni”: è il commento della presidente Ebab Rosa Gentile. Il sistema ne ha dato prova anche durante la pandemia, mettendo in campo efficaci strumenti solidaristici e di sussidiarietà tipici dell’artigianato per offrire supporto agli imprenditori e ai loro dipendenti: dal Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato che già il 9 aprile 2020 erogava prestazioni di sostegno al reddito fino a San.arti con le misure straordinarie di assistenza sanitaria rese disponibili a metà marzo dello scorso anno per i titolari delle imprese. La bilateralità è un valore da preservare e con lo sforzo comune delle parti sociali deve continuare ad offrire nuove prestazioni”.

“Le misure del Governo sulle riaperture e quelle contenute nel Dl Sostegni bis rappresentano uno stimolo per recuperare terreno e raggiungere gli obiettivi di crescita indicati per il 2026. Ma tutto dipende dalla capacità di attuare gli ambiziosi progetti contenuti nel PNRR”.