A.Mittal, salta vertice sui pagamenti dell’indotto. Il premier Conte: “Taranto al centro”
La riunione sarebbe saltata per indisponibilità dell’azienda. Il presidente del Consiglio: “Il governo sta facendo di tutto per garantire le massime condizioni di salute e sicurezza dell’intera comunità tarantina, e per garantire la piena transizione energetica dello stabilimento”
Slitta a data da destinarsi il vertice sui pagamenti dell’indotto dello stabilimento ArcelorMittal di Taranto. La riunione in videoconferenza – a quanto si apprende da fonti che avrebbero dovuto partecipare – sarebbe saltata per indisponibilità dell’azienda. L’incontro era stato convocato dai sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Mario Turco, e al ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde. Erano stati invitati al confronto anche Prefettura, Camera di Commercio e Confindustria Taranto. Le aziende associate a Confindustria Taranto sostengono di dover avere uno scaduto di circa 38 milioni di euro.
Sospeso anche il sit-in di protesta che doveva svolgersi in mattinata davanti alla portineria imprese dello stabilimento, indetto dai sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil e Usb per i 150 dipendenti di Alliance Green Services (Ags), azienda appaltatrice partecipata dalla stessa ArcelorMittal, che venerdì scorso ha fermato le attività in fabbrica. Ags ha convocato i sindacati per fare il punto della situazione.
Interviene sulla questione ArcelorMittal anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che nel corso dell’intervista a Ceglie Messapica con il direttore di Affaritaliani.it, ha parlato di massima attenzione da parte del governo nazionale sulla questione dell’ex Ilva. “Credo che Taranto – ha detto Conte – debba entrare a pieno diritto come una di quelle comunità che sarà oggetto di grandissima e primaria attenzione nel piano di ‘Recovery’ che andremo a finanziare a livello europeo”. E sul futuro dello stabilimento il primo ministro ha aggiunto: “Anche se è prematuro dire quale sarà l’esito del negoziato” con Arcelor Mittal, “il governo sta facendo di tutto per garantire le massime condizioni di salute e sicurezza dell’intera comunità tarantina, e per garantire la piena transizione energetica dello stabilimento.