FCA verso le nuove produzioni a Melfi, i commenti dal mondo del lavoro

Per la FIM Cisl il lancio da Melfi delle prime linee di produzioni ibride al mondo del gruppo FCA è un fatto importante per l’Italia che segna la centralità del Paese nelle politiche industriali del marchio

Lo stabilimento lucano di FCA si conferma “Fabbrica dei record”, non solo perchè oggi è uno degli stabilimenti più grandi e tecnologicamente avanzati del mondo ma anche per i dati diffusi dall’osservatorio della Cisl sui volumi produttivi dal 2013 al settembre 2018 che vedono l’impianto lucano ancora in crescita mentre tutti gli altri (con l’eccezione di quello Sevel) arretrano.

Alla luce dei dati sui veicoli sfornati in Basilicata (Fiat500X e Jeep Renegade) la notizia del lancio delle prime linee di produzioni ibride al mondo del gruppo FCA rimbalza anche sulle prospettive lavorative dei giovani lucani dello stabilimento di San Nicola (la media d’età è di circa 42 anni infatti), che rappresentano il 78% della forza lavoro, ma anche per il 22% dei pugliesi impiegati a San Nicola di Melfi.

I primi commenti arrivano dai metalmeccanici di Cisl per i quali l’annuncio rappresenta un fatto importante per l’Italia che segna la centralità del Paese nelle politiche industriali del marchio.

E’ questo in sintesi il commento del segretario Fim Cisl Marco Bentivogli. “Adesso” ricorda “è necessario anticipare i tempi di questo cambiamento affrontando la transizione delle produzioni degli stabilimenti italiani a partire da quelli che producono motori diesel e componentistica”.

Il segretario lucano della stessa sigla, Gerardo Evangelista parla di “scelta epocale per Melfi” e commenta anche i dati di un rapporto sulla produzione FCA negli stabilimenti italiani secondo il quale dopo 5 anni di continua crescita si registra una battuta di arresto con le sole eccezioni di Melfi e Sevel. 

Soddisfatto anche il segretario Cisl Basilicata Enrico Gambardella: “Con questo nuovo investimento” dice “Melfi vede consolidarsi la propria posizione di stabilimento leader del gruppo in Europa a dimostrazione del fatto che anche in una piccola regione senza grandi tradizioni industriali come la Basilicata si può giocare e vincere la sfida delle produzioni ad elevata tecnologia”.

In un comunicato anche la Uilm Basilicata esprime soddisfazione: “Questi anni difficili hanno dimostrato che se oggi Melfi è strategico nelle dinamiche industriali di un gruppo cosi importante a livello globale” si legge in una nota “è anche frutto degli accordi innovativi ma non semplici da attualizzare”.

Esprime una “particolare soddisfazione per il primo annuncio di produzioni da parte del nuovo management” anche il segretario generale Fismic Confsal Roberto Di Maulo “siamo certi che questo sia il primo passo per dare conferma alla produzione della nuova Jeep Compass elettrica che riteniamo debba avvenire nello stabilimento di Melfi. Noi” ha dichiarato Di Maulo “lo avevamo già previsto e chiederemo, quanto prima, un incontro con l’amministratore delegato Manley e al responsabile Fca EMEA Gorlier al fine di aprire una discussione sulle tempistiche e per avere più certezze anche sull’assegnazione dei nuovi modelli negli altri stabilimenti”.

Più di qualche riserva è avanzata dalla Fiom Cgil “Consideriamo questo annuncio come una prima positiva risposta” commentano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Roberto D’Andrea, segretario generale Fiom-Cgil Basilicata i quali auspicano “l’apertura di un confronto fra tutte le parti interessate presso il Mise perchè sono necessari investimenti pubblici e privati. A questa parziale inversione di tendenza da parte di Fca su Melfi, deve seguire un confronto complessivo sul piano industriale, in grado di assicurare il futuro lavorativo in tutti gli stabilimenti del Gruppo”.