Arriva la più grande mappa della biodiversità contadina made in Italy che comprende 311 tra prodotti e razze animali censiti e salvati dai “Sigilli” di Campagna Amica. A presentarli è la Coldiretti, inaugurando oggi il Villaggio contadino nella Capitale con la sua Arca di Noè.
Una tre giorni dove scoprire da vicino cibi, piante e animali salvati dall’estinzione grazie al lavoro in campagna di generazioni.
Secondo lo studio della Coldiretti, sono 369 gli ‘agricoltori custodi’ della biodiversità made in Italy, di cui il 25% sotto i 40 anni; aziende che producono per il 20% con il metodo biologico e il 5% impegnate in attività di agricoltura sociale.
Dei 311 prodotti censiti, il 16% sono frutti, il 44% tra ortaggi, legumi e cereali, il 30% razze animali, il 3% mieli e prodotti spontanei e il 7% trasformati di olivi e vitigni. Un atlante dove si spazia dalla patata turchese abruzzese, alla pera angelica di Serrungarina delle Marche, alla fagiolina del Trasimeno; tanti anche i formaggi, dal Caciofiore di Columella laziale, ‘nonno’ del pecorino Romano, al fatulì della capra bionda dell’Adamello.
Sono sei le aziende lucane e 200 i delegati giunti dalla Basilicata: la capra e lenticchia di Potenza, il miele lucano, la patata rossa di Terranova del Pollino e il peperone crusco.
“Sono prodotti rari che posseggono caratteristiche assolutamente preziose” ha spiegato il presidente di Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto “che il mondo contadino ha sapientemente custodito contro l’omologazione e la banalizzazione dell’agricoltura”.