4 novembre, Sergio Mattarella a Bari: dal Capo dello Stato ferma condanna del conflitto russo-ucraino

Celebrazioni in tutta Italia del 4 novembre, festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Una condanna alla guerra, ferma e convinta, quella del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Bari per le celebrazione del 4 novembre, festa dell’unità nazionale e delle forze armate.
Nel capoluogo pugliese, il Capo dello Stato ha prima reso omaggio ai caduti di guerra al Sacrario dei Caduti d’Oltremare di Bari, poi si è spostato sul lungomare Nazario Sauro per la parata militare, il sorvolo delle Frecce Tricolore e infine i 21 colpi a salve esplosi dalle tre navi della Marina Militare ormeggiate al largo di Bari. Previsto anche il lancio dei paracadutisti con la bandiera Tricolore grande 150 metri quadrati, lancio però annullato a causa del maltempo che ha portato su Bari cielo nuvoloso.

Al Sacrario, il secondo più grande d’Italia dopo quello di Gorizia, Sergio Mattarella è arrivato puntuale alle 11. Qui, accompagnato dal ministro della Difesa Guido Crosetto e dal capo di stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, si è intrattenuto pochi minuti per gli onori ai caduti e la firma dell’Albo d’onore. Breve fuori programma: il presidente della Repubblica ha reso omaggio alla tomba dell’unica donna sepolta nel Sacrario, la crocerossina Mari Boni Brighenti, morta nel 1915 e sepolta a Bari insieme al marito.

Alle 11.30 il cuore delle celebrazioni sul lungomare barese, dove sia il ministro della Difesa che il Capo dello Stato sono intervenuti con un breve discorso. “La vocazione europeista e il solido legame transatlantico siano i punti fermi della nostra bussola” ha ribadito Mattarella, un pensiero a cui ha fatto eco quello del ministro Crosetto, che anche ha condannato il conflitto russo-ucraino.