Carcere di Bari, un ambulatorio per le patologie neurologiche
Un nuovo ambulatorio dedicato alla cura delle patologie neurologiche all’interno del carcere di Bari. La ASL ha avviato per la prima volta un servizio ambulatoriale a disposizione dei detenuti per gestire il fenomeno delle demenze e delle malattie neurodegenerative. La popolazione detenuta potrà contare già da questo mese su un team di specialisti, composto da neurologo, neuropsicologo e tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, oltre a ricevere prestazioni quali esami strumentali, test diagnostici e screening.
L’attivazione del centro si inserisce nel più ampio progetto sperimentale “Brainspace” (spazio cerebrale), nato dalla sinergia tra la Medicina penitenziaria, la Neurologia dell’Ospedale Di Venere e l’Unità operativa complessa Programmazione, Innovazione e Continuità Ospedale Territorio.
L’ambulatorio rappresenta la prima tappa di un percorso che entro la fine dell’anno vedrà nascere un Centro per la diagnosi e cura delle demenze o disordini neuro cognitivi nella popolazione detenuta degli Istituti penitenziari che rientrano nella ASL di Bari.
La costituzione di un centro dedicato alle patologie neurologiche ha diversi obiettivi e vantaggi: ridurre le visite all’esterno del carcere verso altre strutture sanitarie, favorire i percorsi riabilitativi neurologici all’interno dell’istituto penitenziario, ridurre i tempi di attesa in carcere e di conseguenza le liste di attesa della popolazione generale, oltre a fornire una risposta più rapida alle richieste di salute dei detenuti.
Alcuni studi dimostrano che l’invecchiamento delle persone detenute è più precoce rispetto al resto della popolazione, tanto che la loro età biologica si stima essere di 10 anni più elevata rispetto alla loro età anagrafica. Questo dipende da molteplici fattori: stile di vita, convivenza in spazi comuni o celle spesso affollate, mancanza di attività, deprivazione di stimoli e perdita di riferimenti familiari.