Bando Periferie. Gentiloni: mobilitati quasi 4 miliardi. Decaro: grande possibilità per 22mln di italiani
Gentiloni: Investiamo su uno dei nostri beni più preziosi
File PDF: Elenco Comuni beneficiari del Programma straordinario per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie (DPCM 25 maggio 2016)
“Complessivamente” per progetti in 120 città sono stati “mobilitati quasi 4 miliardi, di cui 2,1 statali e quasi altrettanti da fondi regionali, investimenti privati e altre fonti. Investiamo così su uno dei patrimoni fondamentali del nostro Paese, uno degli asset più competitivi” dice il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, intervenendo alla firma con i sindaci delle convenzioni per la realizzazione dei progetti di riqualificazione delle periferie.
“Non solo cercheremo questo progetto di renderlo stabile e farlo proseguire, nei prossimi anni, a chi avrà le responsabilità di governo, ma i progetti che finanziamo li porteremo avanti, li seguiremo con quella ostinazione terribile che è richiesta ai sindaci per portare a termine le piccole e grandi opere. Una ostinazione terribile della quale veramente vi ringrazio. Da domani inizia questo lavoro”.
Il presidente dell’Anci (e sindaco di Bari) Antonio Decaro nel rigraziare il presidente Gentiloni e tutto il governo per lo stanziamento ha ricordato la “grande possibilità che viene data a 22 milioni di italiani, che potranno usufruire a breve di progetti innovativi e di un nuovo modello di sviluppo”.
L’accordo con il governo sulle periferie “consente una maggiore socializzazione tra i cittadini, soprattutto di quelli di alcune aree che nel corso di questi anni, e per colpa di una gravissima crisi economica, si sono molto impoveriti”. Nel prossimo futuro, ha aggiunto nel suo intervento parlando di fronte a una nutrita rappresentanza di primi cittadini, tutti con fascia tricolore, “ci saranno nelle periferie italiane piste ciclabili, strade più illuminate, parchi, giardini e playground per favorire le attività sportive”.
“La soluzione non è stare chiusi in casa” ha ribadito il presidente Anci “anche perché spesso le periferie sono molto vicine al centro delle città. Come ci ha detto recentemente il Papa in un incontro con i sindaci, il progetto consentirà di ‘allargare le piazze’ e ciò faciliterà a cittadini e istituzioni la possibilità di fare comunità”.
Ora, ha avvertito Decaro, “serve un rifinanziamento del bando per invertire la percentuale, anche perché nell’ambito dei 120 progetti ce ne sono circa un 20% che riguardano realtà immateriali, come le parrocchie, le associazioni e le scuole. Quindi” ha concluso “ai cittadini chiederemo di lasciare le proprie case e vivere di più questo straordinario Paese”.
I progetti in Basilicata e Puglia
La cifra complessiva “mobilitata” per l’operazione di rammendo delle periferie – dice Gentiloni citando l’architetto Renzo Piano – è di quasi 4 miliardi di euro, oltre la metà dei quali statali, altrettanti provenienti da fondi regionali, investimenti privati o altre fonti.
Il presidente dell’Anci Decaro nel suo intervento ringrazia Gentiloni e il Governo per uno stanziamento che riguarda nell’insieme 22 milioni di italiani, tra l’altro la parte del Paese che più si è impoverita in questi anni per la quale si lavorerà per facilitare una maggiore socializzazione. Anche per questo motivo Decaro ha chiesto a nome dei sindaci che rappresenta, un rifinanziamento del bando periferie invertendo però la percentuale, per assegnare stavolta una quota maggiore (cioè almeno l’80 per cento delle risorse) alle realtà “immateriali” come le parrocchie, le associazioni e le scuole e consentire ai cittadini di uscire e fruire di questi spazi: “la soluzione non è stare chiusi in casa” ha detto.
E proprio in quest’ottica prova a guardare il progetto della Capitale europea della Cultura nel 2019. Il progetto del comune lucano si intitola proprio “Matera 2019. Periferia – vicinato” ed è basato sui centri culturali e la gestione di verde urbano per la qualità della vita nelle periferie, mobiliterà in tutto circa 24 milioni di euro, 13 dei quali arrivano dal Governo e per 19 interventi complessivi in varie aree della città, con particolare riferimento agli spazi pubblici e di connessione del rione Piccianello. L’intervento progettuale investe anche altre zone periferiche e sub periferiche, a partire dal sistema della viabilità nell’area delle cave, e mette a sistema il modello di intervento già promosso dall’amministrazione, con l’individuazione di spazi dismessi da recuperare e trasformare in aree per la cultura e per il sociale, oltre che con l’individuazione di aree verdi da ripristinare, riqualificare, rendere fruibili attraverso progetti di innovazione sociale e di partecipazione attiva dei cittadini e delle imprese.
A Potenza sono 13 gli interventi previsti per una cifra complessiva di poco più di 25 milioni di euro, 18 dei quali firmati dal Governo con il finanziamento massimo previsto per le città capoluogo. Risultato raggiunto grazie alla cooperazione tra istituzioni, imprese, associazioni, categorie professionali e privati per il progetto di rigenerazione e innovazione sociale del quartiere di Bucaletto.
Nella graduatoria dei progetti, quello intitolato “Periferie Aperte” della Città Metropolitana di Bari è primo, con un un importo di 100 milioni di euro (€ 100.629.970,00). Segue per la Puglia il progetto Città Rurale del Comune di Lecce con un importo di 109 milioni di euro. La proposta progettuale unitaria “Centrare le Periferie” del comune di Andria prevede un importo di 84 milioni di euro. Segue poi il progetto “Baraccamenti Cattolica” del comune di Taranto con quasi 18 milioni di euro. Con un importo di oltre 17 milioni di euro, Brindisi ha proposto il progetto per la realizzazione del parco tematico della cultura agricola e alimentare del Mediterraneo, servizi sociali, culturali e Foggia (quasi 28 milioni e mezzo di euro) uaserà le risorse “da “periferia a periferia”.