Matera, torrente Gravina: c’è chi fa il bagno “nella fogna”

Foto di Francesco Foschino

Foto di Francesco Foschino

Matera. La mamma che prende il sole, padre e figlioletto che si asciugano dopo aver fatto il bagno. Un bel quadretto di una felice domenica, se non fosse che l’ignara famiglia si è immersa nelle acque inquinate del torrente Gravina, a Matera e non – solo per fare un esempio – nei corsi d’acqua cristallini delle Gole dell’Alcantara in Sicilia. Una foto scattata dalla guida turistica Francesco Foschino che suscita apprensione e perplessità. In primis perché sarebbe utile ed indispensabile che il Parco della Murgia Materana segnalasse adeguatamente la problematica almeno con un cartello di divieto di balneazione; con la passerella sospesa sono sempre più i turisti che frequentano la zona. C’è poi il rammarico e la preoccupazione per quella che è diventata una criticità strutturale che non si riesce a rimuovere. I liquami continuano a muoversi ed a scorrere lungo il torrente mentre resta inerte la procedura necessaria per realizzare le opere di depurazione delle acque in modo da non inquinare il corso d’acqua . Sembrano ancora lontani, infatti, i processi di disinquinamento della Gravina. Un problema ambientale che ormai si trascina da tempo e che registra, inspiegabilmente , adempimenti farraginosi e rimpalli di responsabilità. La conseguenza, per gli abitanti dei Sassi, ma anche per i turisti è dover convivere con i miasmi che risalgono dal fondo della Gravina, nonostante le sollecitazioni pervenute alle istituzioni anche dalle associazioni in tutti questi anni. Quando sarà la volta buona?