Cutro, centinaia i pugliesi in corteo con la Cgil in ricordo delle vittime
Centinaia i pugliesi che, ieri, hanno affrontato un viaggio di oltre dieci ore tra andata e ritorno per raggiungere Cutro, fascia bianca al braccio in segno di lutto, in un corteo silenzioso organizzato dalla Cgil, che ha raggiunto la spiaggia del tragico sbarco di due settimane fa. “Siamo dove era giusto essere oggi, per portare il nostro cordoglio, manifestare vicinanza ai famigliari di chi ha perso la vita, per chiedere basta con queste stragi – ha commentato Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil Puglia, a capo della delegazione – Ancor più doveroso quando c’è chi traccia un profondo solco tra istituzioni e cittadini, preferendo a serate mondane alla solidarietà verso le vittime e quei cittadini che qui in Calabria, da giorni si stanno prodigando per salvare vite e prestare accoglienza”, ha concluso il sindacalista. La Cgil sostiene il governo nella volontà di perseguire gli scafisti, ma sottolinea come questo non sia sufficiente se, di contro, non si costruiscono percorsi legali di ingresso, corridoi umanitari, da concordare in sede europea e con gli stati di provenienza. Non basta, poi, secondo la sigla sindacale, allargare le maglie dei flussi di ingresso per motivi di lavoro, poiché non c’è correlazione con il tema delle migrazioni, di chi fugge da miserie e guerre, per cui non ci può essere paragone nei numeri. Piuttosto, chiedono i manifestanti, il primo passo sarebbe abolire la Bossi-Fini, una norma che condanna all’irregolarità migliaia di persone. Forse strumentale per lasciare questi uomini e queste donne senza diritti da poter rivendicare quindi meglio sfruttabili nel lavoro.