In Basilicata saranno nuovamente erogate le prestazioni in convenzione presso le strutture sanitarie private
Ripartirà l’erogazione delle prestazioni sanitarie in convenzione con il sistema sanitario regionale presso le strutture private accreditate. È questa la tanto attesa decisione che è stata comunicata all’esito di un lungo incontro che si è svolto nella sala Inguscio del palazzo della Regione Basilicata, a Potenza, tra il governatore Vito Bardi, l’assessore alla salute, Francesco Fanelli ed i rappresentanti delle circa 50 strutture sanitarie convenzionate della regione.
Queste ultime, lo ricordiamo, avevano interrotto, per la prima volta nella storia della Regione, l’erogazione delle prestazioni su ricetta a causa del mancato pagamento degli arretrati che vantano dall’ente per i servizi offerti in convenzione.
All’esito del confronto, è stata raggiunta un’intesa sullo sblocco dei pagamenti delle prestazioni rimborsabili già effettuate negli ultimi mesi del 2022 dalle strutture private, sforando i tetti di spesa imposti dalla Regione, e un accordo su una nuova riprogrammazione delle risorse.
Non tutti gli attori presenti, però, pare che ne siano usciti pienamente soddisfatti. Infatti il portavoce dell’Unità di crisi – una realtà che, lo ricordiamo, non aderisce a nessuna associazione tra Anisat, Aspat, Cicas, federbiologi, Federlab Italia, e sanità futura, ma che racchiude diversi laboratori privati tra i quali anche alcuni associati alle suddette sigle – ha espresso delle perplessità.