Bilancio ASM Matera, le dichiarazioni dei consiglieri regionali Cifarelli e Vizzielo
Di seguito il commento del capogruppo PD in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli.
Dispiace dover dire “lo avevamo detto”, ma la situazione dell’ASM di Matera era chiara da tempo. Nonostante l’encomiabile impegno e l’abnegazione del personale medico, paramedico, tecnico e amministrativo, la mancanza di una vera direzione politica e amministrativa ha ridotto un ospedale, il Madonna delle Grazie, Dea di primo livello, ed un PSA, il Papa Giovanni Paolo II di Policoro a poco più di un poliambulatorio, e la sanità territoriale letteralmente allo sbando. A nulla erano valse le proteste popolari per smuovere Bardi e Fanelli dall’insipienza ed a nulla è valso il fumo negli occhi delle ultime dichiarazioni di fine anno sul finto nuovo personale e su interventi in enorme ritardo al pronto soccorso di Matera spacciati per novità per nascondere ciò che invece era sotto gli occhi di tutti.
Da mesi sollecitavamo un intervento regionale per fare chiarezza sulle ragioni per le quali la direzione strategica dell’ASM non provvedeva ad approvare il bilancio consuntivo 2021. Ora il disastro della sanità in provincia di Matera è palese. Bardi e Fanelli non possono più far finta di nulla, in gioco c’è la salute dei cittadini, non il maldestro risiko di potere al quale questo governo di centrodestra si è dedicato a partire dal 24 marzo del 2019.
Di seguito il commento di Giovanni Vizziello, Consigliere regionale della Basilicata.
“Il buco da oltre due milioni di euro fatto registrare dall’ Azienda sanitaria di Matera alla fine del 2021 è solo l’ultimo di una serie di gravi inefficienze e disservizi che i cittadini materani sono costretti a subire per effetto della dissennata gestione posta in essere dall’attuale management sanitario. Pulvirenti vada a casa e Bardi si assuma la responsabilità di aver aumentato lo stipendio a direttori generali, amministrativi e sanitari di aziende sanitarie ed ospedali che, almeno in provincia di Matera, si sono dimostrati incapaci di assicurare una gestione della sanità pubblica improntata ai principi di efficienza ed efficacia prescritti dalla legge.”
Così il consigliere regionale Giovanni Vizziello commenta la notizia del “rosso” da oltre due milioni di euro fatto registrare dall’Asm nell’esercizio 2021 e delle dimissioni del direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria materana Massimiliano Gerli.
“Il fatto che l’Asm abbia chiuso in passivo il bilancio di esercizio 2021 è particolarmente grave alla luce dei risultati che l’Azienda materana ha fatto registrare in termini di qualità e quantità di prestazioni sanitarie erogate ai cittadini” -spiega Vizziello-“ costretti a sopportare indicibili sofferenze legate alle lunghe liste di attesa per usufruire di visite mediche e accertamenti diagnostici, a rimandare interventi chirurgici, a mettere in stand-by gli screening oncologici, a vedere peggiorare le condizioni di salute dei propri congiunti ospiti delle residenze socio assistenziali per carenza di cure adeguate”.
“Chi ha senso di responsabilità, come dimostrato dal direttore amministrativo Gerli, si dimette, chi, come la Pulvirenti, sembra non accorgersi dell’angoscia di migliaia di cittadini materani costretti a rinunciare alle cure o a curarsi altrove, deve essere mandata a casa, secondo quanto previsto dalla legge, che menziona il superamento delle criticità legate ai lunghi tempi di attesa delle prestazioni quale elemento prioritario della valutazione del Direttore Generale di Aziende sanitarie e ospedaliere”.
“Come ricorderà il Presidente Bardi ho sempre manifestato la mia contrarietà agli aumenti di stipendi in favore del management sanitario, soprattutto quando l’incremento della retribuzione è totalmente slegato dalla valutazione dei risultati conseguiti in termini di miglioramento dei servizi sanitari”-conclude Vizziello- “ oggi i fatti mi danno ragione, perché anche sotto l’aspetto economico-finanziario la Dottoressa Pulvirenti si è dimostrata inadeguata al ruolo che le è stato assegnato e occorre al più presto raddrizzare la rotta per evitare la deriva”.