Scontro Apulia Film Commission, si va verso il commissariamento?
Non ci sarebbero più le condizioni per portare avanti l’attività gestionale e amministrativa dell’Apulia Film Commission. Sarebbe emerso durante le audizioni in II commissione consiliare pugliese. Convocati la presidente Simonetta Dellomonaco, il direttore generale, Antonio Parente e i componenti del Cda: la prima ha giustificato la propria assenza con un “improvviso malore”. “Da parte degli intervenuti – si legge nella nota del Consiglio regionale – è emerso chiaramente che non ci sono più le condizioni tecniche, amministrative e gestionali per poter proseguire con l’attività a seguito dei rapporti” tesi “tra la presidente ed il direttore, che non consentono di operare in un clima sereno, fattivo e corretto”.
Per questi motivi il Cda ha sollecitato un’assemblea dei soci e si potrebbe andare verso il commissariamento. Dallo scorso novembre è in atto uno scontro tra Dellomonaco e Parente sfociato anche in una denuncia penale.
Per i consiglieri di Fdi, Luigi Caroli e Renato Perrini, “il Consiglio di amministrazione dell’Apulia Film Commission non ha più l’agibilità amministrativa-tecnico-gestionale. Francamente noi di Fratelli d’Italia lo avevamo ipotizzato fin dal febbraio scorso, vale a dire sei mesi fa, quando in seguito a una lite, con risvolti penali, fra la presidente Simonetta Dello Monaco e il direttore Antonio Parente, avevamo audito in Commissione l’allora CdA che si era presentato in parte dimissionario proprio perché il clima nella Fondazione non permetteva più di andare avanti”. “Mentre i cineporti e le attività di Apulia Film Commission languono – aggiunge Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani – continuano a tenere banco i contrasti tra i vertici della fondazione, che poco mi appassionano e che ancor meno interessano gli operatori del comparto, in grave difficoltà”.