Notte Taranta: Jovanotti sorprende con “Mi devo muovere”
Lorenzo, presente in video all’evento trasmesso nella sera del 28 agosto su Rai2, ha cantato il disagio di chi assiste ogni giorno alla morte degli immigrati in mare
Ospite a sorpresa alla Notte della Taranta. “Mi devo muovere sento un formicolìo. Mi devo muovere trovare il posto mio”. Così Lorenzo Jovanotti alla manifestaizione, quest’anno trasferita in tv, in diretta su Rai 2 ieri sera. L’artista con un video ha partecipato all’edizione 23 dell’evento di Melpignano, per la prima volta nella sua storia senza pubblico, cantando il disagio di chi assiste ogni giorno alla morte degli immigrati in mare con questi versi: “Tutta questa ingiustizia che fine fa, ricadrà sulle teste di chi la provoca. Brucia sulla pelle di chi resta al sole mentre uomini e donne muoiono in mare. Io mi sento male ma non serve a niente e questo senso di colpa mi offusca la mente, non mi fa ragionare mi toglie energia, questo tempo si abbatte come una malattia“.
Il primo super ospite, Diodato, ha interpretato la serenata Beddha ci dormi mentre avanzavano i danzatori della Taranta. L’ex Convento degli Agostiniani con le luci curate da Marco Lucarelli è stato lo scenario di una rappresentazione a tratti teatrale che ha narrato anche la storia di un tradimento: quello di un fratello maggiore nella filastrocca Secuta Secuta arrangiata da Buonvino ed interpretata da Antonio Amato, Giancarlo Paglialunga e Salvatore Cavallo Galeanda. Sulla facciata del Convento le immagini delle tabacchine, le contadine del Salento protagoniste della lotta al caporalato.
Gianna Nannini ha poi intonato Fimmene Fimmene riproponendola a 16 anni dalla sua prima partecipazione al Concertone perché, come ha affermato l’arista torscana, “le condizioni delle donne non sono cambiate”.
Il direttore artistico della Fondazione Daniele Durante è salito sul palco di legno voluto da Giancarlo Sforza, per eseguire l’inedito Taranta è prima del gran finale: due composizioni di Buonvino dal titolo Carpe Noctem e Agapi. La Notte della Taranta è un progetto culturale per la valorizzazione della pizzica sostenuto da Regione Puglia, Unione dei Comuni della Grecìa salentina, Istituto di ricerca Diego Carpitella con la collaborazione di Puglia Promozione e Apulia Film Commission.