Il ministro Orlando “boccia” le carceri pugliesi e lucane
Nei giorni scorso al Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria di Bari, alla presenza del Dirigente generale Carmelo Cantone, si è tenuto un incontro con i sindacati regionali di polizia penitenziaria di Puglia e Basilicata: è stata l’occasione per discutere del nuovo organico stabilito dal decreto ministeriale del 2 Ottobre scorso a firma del ministro della giustizia Andrea Orlando, che, si è ribadito, penalizza tutto il sistema penitenziario italiano, ma particolarmente le regioni di Puglia e Basilicata.
In questi mesi se non anni, tutti i sindacati di polizia penitenziaria, si ricorda in una nota, hanno denunciato le gravi problematiche presenti nelle carceri pugliesi e lucane a causa del sovraffollamento a cui si contrappone una grave carenza di poliziotti, stimata in almeno 500 unità per le due regioni.
La conseguenza è che si è quasi azzerata la sicurezza sia nelle sezioni detentive che sui muri di cinta , soprattutto nelle ore serali e notturne, il personale in servizio è ridotto al minimo. E la carenza di controllo ha ovviamente fatto aumentare in maniera considerevole gli eventi critici. A questo grido di allarme, si aggiunge nella nota, ha risposto il ministro della Giustizia Orlando che, invece di dare una speranza, ha inferto un duro colpo alla polizia penitenziaria e alla sicurezza delle carceri pugliesi e lucane.
Il decreto infatti, invece di aumentare le piante organiche per far fronte alle emergenze, le diminuisce di oltre 500 unità, nonostante a breve verranno consegnate altre sezioni detentive di 200 posti ciascuna a Lecce, Taranto, Trani. Il SAPPE, sindacato autonomo polizia penitenziaria, ritiene che la colpa di questo eversivo provvedimento non sia solo del Ministro, ma anche dei suoi più stretti collaboratori del DAP, a partire dal Capo del Dipartimento e del Dirigente Generale della Formazione ; pertanto, alla luce di ciò, ha deciso di denunciare penalmente il Ministro, il Capo del DAP ed il Dirigente Generale della Polizia penitenziaria per procurato disastro.