Città Plurale interviene sulla gestione della discarica e la raccolta differenziata a Matera

Schermata 2013-02-25 alle 09.18.13Tante ombre e poca luce nella gestione della discarica e della raccolta differenziata a Matera. Le mette in evidenza Pio Abiusi, per Città Plurale, sottolineando che l’Autorizzazione integrata ambientale è scaduta da oltre 14 mesi. Nonostante questo, gli impianti continuano ad operare, caso unico sulle 9 discariche presenti in Basilicata. Stando a quanto richiesto come standard operativi dalla Regione all’impianto di Santarcangelo, Abiusi spiega che la rete per la captazione e il trattamento del biogas non è ancora realizzata, che sono stati impiantati sei piezometri senza contraddittorio con Arpab ed i dati relativi alle acque di falda non sono conosciuti, né certificati. E così, il 1° febbraio scorso, la Provincia di Matera, nel corso di un sopralluogo ha trovato le vasche immerse nel percolato, con tanto di rifiuti galleggianti. E questo è il problema. Il sindaco Adduce, in audizione alla commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti, che fece visita in Basilicata nella primavera del 2012 – prosegue Abiusi – pensava di installare un impianto per il trattamento in loco del percolato, gestito dall’Enea. Un fatto positivo, perché sicuro ed economico, peccato che l’accordo poi è saltato. Ed è su questo che Città Plurale chiede chiarezza e, soprattutto, concretezza, visto che non è soltanto l’Enea a possedere tali dispositivi. Basterebbe indire una gara comunitaria ed affidare l’incarico al miglior offerente certificato. Infine c’è un altro aspetto che, a detta di Abiusi, non si può sottacere: il modo di differenziare l’umido a Matera. I comuni lucani, quelli virtuosi – spiega – avviano il loro umido al centro di compostaggio di Laterza e producono compost verde, buono come fertilizzante; l’umido materano, invece, non è accettato perché è di qualità scadente e serve per produrre F.O.S., ovvero composto grigio, e va in discarica.