Impedita la clownterapia a “L’oasi del sorriso”

Gli abiti da clown de "L'oasi del sorriso"

MATERA – Gli abiti da clown di trenta volontari dell’associazione “L’oasi del sorriso” di Matera rischiano di rimanere appesi in un armadio a causa dell’impossibilità di svolgere attività di clownterapia nei reparti dell’ospedale “Madonna delle Grazie”. Ed è un vero peccato, poiché i componenti del sodalizio, durante lo scorso anno, hanno frequentato un corso ad-hoc organizzato dal Centro Servizi per il Volontariato di Basilicata e risultano regolarmente accreditati presso la Regione, a differenza di un’altra associazione napoletana, priva persino di codice fiscale, che all’Epifania scorsa ha svolto attività nel nosocomio senza essere tra l’altro stata formalmente autorizzata. Il presidente e fondatore de “L’oasi del Sorriso” Giovanni Martinelli, invece, dal 7 gennaio ha tentato di incontrare diciassette volte, senza riuscirci, il Direttore dell’Azienda sanitaria di Matera, Vito Gaudiano, ed inoltrato una richiesta ufficiale alla Asm per svolgere in maniera continuativa la clownterapia, che costituisce un ottimo supporto tanto per i degenti, soprattutto bambini, quanto per le loro famiglie, ovviamente in maniera assolutamente gratuita e con la professionalità che questa azione di solidarietà comporta, evitando forme di abusivismo già denunciate che nulla hanno a che fare con un corretto modo di porsi verso chi soffre”. Intanto, alcune delle 60 uova di Pasqua che i volontari avrebbero voluto consegnare in ospedale durante le attività di clownterapia, sono state regalate agli ospiti del “Villaggio del Fanciullo” di Matera.