Caso Falcone: Napolitano assicura il suo interessamento
MATERA – La fornitura del vaccino contro l’influenza A, agli italiani detenuti all’estero, in zone altamente a rischio, e l’istituzione di una commissione di inchiesta, per accertare i fatti relativi ai singoli casi di detenzione. E’ quanto chiede, alle istituzioni italiane, Giovanni Falcone, il padre di Angelo, il ragazzo incarcerato da più di due anni in India, per possesso di droga. Giovanni Falcone, rientrato lunedì scorso dall’India, dove, accompagnato dalla moglie e dalla figlia, ha potuto incontrare suo figlio Angelo, ha detto, ai nostri microfoni, di averlo trovato dimagrito e provato dalla dura esperienza della detenzione nel Paese asiatico e dalle precarie condizioni di carcerazione ed alimentazione. L’India, ha inoltre ricordato il padre di Angelo, è uno dei Paesi più esposti al rischio di contagio da virus H1N1. Questa mattina, intanto, Giovanni Falcone ha incontrato, a Matera, nel corso della visita ufficiale nel capoluogo lucano, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il suo Consigliere Personale, Alberto Ruffo. Nel corso del colloquio, durato alcuni minuti, Falcone ha illustrato a Ruffo alcuni dettagli relativi alla documentazione, legata al caso di Angelo. Il presidente Napolitano, come ha riferito lo stesso Falcone, si è detto rammaricato di non essere stato informato tempestivamente della vicenda ed ha assicurato il suo interessamento nei confronti di questo e degli altri casi di italiani detenuti all’estero, in condizioni disumane.