Cade un'altra norma dello Sblocca Italia: le Regioni devono essere adeguatamente coinvolte nei procedimenti per l’adozione del titolo concessorio unico. "Ora patto di fine legislatura, Pd e centrosinistra mettano l’ambiente al centro delle politiche". (continua la lettura)
“Non è vero che entro le dodici miglia dalla costa non si potrà più trivellare. Le compagnie che hanno programmi già autorizzati potranno modificarli, in barba a quanto previsto da una sentenza del Consiglio di Stato del 2011”. (continua la lettura)
"Al momento la vicenda petrolifera ci consegna più rischi che opportunità in termini di lavoro e soprattutto in termini di lavoro nel nostro territorio". (continua la lettura)
Con due tweet, il consigliere regionale della Basilicata Piero Lacorazza (Pd) chiede "se l'art. 38 dello Sblocca Italia era il campo di gioco di una partita vinta 4 a 0 come mai oggi tutte queste preoccupazioni?" (continua la lettura)
Mentre gli esponenti locali di Puglia e Basilicata del PD (Lacorazza ed Emiliano) sono impegnati a motivare le ragioni del sì contro la posizione ufficiale del PD è di astensione, dopo il sostegno alle ragioni ambientali da parte del vescovo (continua la lettura)
Con l'ok in Legge di Stabilità si eviterebbe dunque il referendum, richiesto da dieci regioni italiane e sul quale la Consulta dovrebbe o, diremmo in queste ore avrebbe dovuto, esprimersi il 13 gennaio prossimo. (continua la lettura)
L'Abruzzo si allinea agli altri 5 Consigli (Basilicata, Marche, Molise, Puglia e Sardegna) ma il presidente del consiglio regionale ricorda: "noi i primi a proporlo". (continua la lettura)
Consegnati al presidente della Conferenza episcopale i quesiti referendari approvati dal Consiglio regionale per l’abrogazione di alcune parti della legge sblocca Italia e del decreto sviluppo. Interesse e preoccupazione della Chiesa lucana (continua la lettura)
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato, a maggioranza, la proposta dei quesiti referendari per l'abrogazione di norme a favore delle trivelle. (continua la lettura)
“in questo modo si riafferma innanzitutto il valore del principio di leale collaborazione fra Stato e Regioni, che non può prescindere dalle prerogative dei territori” (continua la lettura)