Antonio Autilio, Roberto Falotico e Alessandro Singetta, hanno presentato al gup, Tiziana Petrocelli, documenti contabili in cui vi sono indicazioni su alcune spese sostenute per l'espletamento della carica (indicate nelle procedure di rimborso) e contestate dai magistrati. (continua la lettura)
il Tribunale del riesame di Potenza ha accolto il ricorso della Procura della Repubblica contro la decisione con la quale il gip aveva stabilito che non vi erano più le esigenze cautelari a carico di sette fra gli indagati nell'inchiesta: (continua la lettura)
In totale, gli uomini politici coinvolti sono 34: gli altri sei sono loro collaboratori, tabaccai e un commercialista. Molti gli assessori della passata ed attuale giunta regionale, oltre a presidente della giunta e del consiglio regionale. (continua la lettura)
A un mese dall'inizio del ciclone definito poi "rimborsopoli" sono arrivati dopo la seduta di martedì del consiglio regionale gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari per i consiglieri e gli assessori indagati. In tutto sono 42 (continua la lettura)
Il prefetto di Potenza invia una richiesta di sospensione al Ministero degli Interni per i consiglieri interessati dai provvedimenti cautelari mentre l'attività del Consiglio è ferma in attesa dei provvedimenti del Tribunale di Potenza, e ad Ottobre si dovrebbe andare (continua la lettura)
I sei divieti di dimora confermati riguardano i consiglieri regionali Vita (Psi), Castelluccio (Pdl), Venezia (Pdl), Autilio (Idv), Singetta (gruppo misto) e l'ex consigliere Ruggiero (La Destra). Per un altro ex consigliere, Tisci (Pdl) è stato confermato il sequestro cautelativo (continua la lettura)
In media ogni colloquio è durato circa due ore. Autilio, Castelluccio, Mancusi, Pici e Singetta. Oggi, gli interrogatori di garanzia si concluderanno con Mario Venezia (Pdl), Rocco Vita (Psi) e Vincenzo Ruggiero (La Destra). (continua la lettura)
Cauti ma soprattutto sparuti i commenti istituzionali dati alle stampe a seguito della bufera giudiziaria abbattutasi ieri sulla Regione Basilicata. Sarà per la matrice bipartisan dell'indagine e soprattutto per il fatto che la stessa non si è ancora conclusa (continua la lettura)