Il Presidente Cartabellotta: "L'obbligo in ospedale e nelle RSA dovrebbe essere reso permanente, indipendentemente dalla pandemia in corso, al fine di proteggere al meglio le persone più vulnerabili da infezioni respiratorie di qualsiasi natura" (continua la lettura)
Stando alle indagini della Guardia di finanza sarebbero stati applicati sovrapprezzi via via crescenti nel corso dei diversi passaggi della filiera commerciale (continua la lettura)
La gup del Tribunale di Bari Paola Angela De Santis ha rinviato a giudizio cinque imprenditori accusati di aver speculato sull'emergenza Covid, stipulando con le Asl pugliesi, durante il lockdown del marzo 2020, contratti per forniture di centinaia di migliaia (continua la lettura)
L'unica fabbrica pubblica italiana di mascherine sanitarie, quella della Regione Puglia, dovrà sospendere l'attività, almeno per ora (continua la lettura)
La decisione, dopo l'acceso dibattito dei giorno scorsi, è stata presa durante l'incontro tra i ministri della Salute e dell'Istruzione, Roberto Speranza e Patrizio Bianchi, al quale ha partecipato anche il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro. (continua la lettura)
Una richiesta scaturita anche dai risultati della ricerca “Pandemia, neurosviluppo e salute mentale di bambini e ragazzi” promosso dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza con l’Istituto Superiore di Sanità e con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione. (continua la lettura)
Dal 1 maggio stop all'obbligo delle mascherine al chiuso. Sulla decisione che prenderà il Governo si è espresso il professore Pier Luigi Lopalco che ha analizzato i pro e i contro con un post su Facebook. (continua la lettura)
Dpi venduti alle Asl pugliesi con sovrapprezzi fino al 4.100% (continua la lettura)
Oggi 11 febbraio l’Italia comincia a ripartire: cambiano le regole per il contrasto alla pandemia. Niente più obbligo di mascherine all’aperto e il green pass diventa illimitato per chi è vaccinato con dose booster. Inoltre, rialzano le saracinesche i locali (continua la lettura)
Le mascherine, destinate alla vendita, erano prive di qualunque tipo d’indicazione in lingua italiana, quindi, non in linea con gli standard di sicurezza previsti. Sanzionati una farmacia biscegliese e un negozio a Bari (continua la lettura)