Per il senatore lucano, capogruppo della Commissione Ecomafie “Questa è la certificazione del fallimento dell’Assessore all’Ambiente, Gianni Rosa, e del dirigente dell’ARPAB, Antonio Tisci. La tutela della salute viene prima di tutto” (continua la lettura)
Incontro con il presidente Bardi e gli assessori Rosa e Cupparo per progetti da attuare con tre milioni di euro a valere sui contributi a compensazione del mancato uso alternativo dell’area interessata alle estrazioni petrolifere (continua la lettura)
“Oggetto dell’incontro - ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa - è stato la valutazione della procedura di rinnovo dei permessi di ricerca e di coltivazione di idrocarburi in Val d’agri, a seguito della scadenza della precedente concessione" (continua la lettura)
Liuzzi (M5S): mezzo miliardo in più per lo Stato da revisione canoni petrolio. De Filippo e Margiotta (PD): emendamento Liuzzi nel perfetto stile del cambiamento scandaloso di posizioni, non colpisce quote esenti, conferma estrazioni a beneficio dello Stato con zero (continua la lettura)
De Filippo contro i 5Stelle: "Clamoroso al di là di ogni pudore: vi ricordate le grandi battaglie sui fanghi dell’attività estrattiva? Bene tutte chiacchiere come quelle sulla chiusura dei pozzi petroliferi". (continua la lettura)
Rischiano di non vedere riconfermato il contratto. (continua la lettura)
L'assessore all'ambiente Pietrantuono: "L'aumento di 20 volte del limite degli idrocarburi presenti nei fanghi di depurazione che possono essere sparsi sui terreni agricoli" è "imbarazzante" e la Regione Basilicata si opporrà alla sua applicazione. (continua la lettura)
Posizione ribadita dalla multinazionale del greggio a Potenza, a seguito di un nuovo approfondimento scientifico presentato alla stampa e sul clamore suscitato dallo Studio d'Impatto Sanitario in Val d'Agri che "non dimostra - è emerso - un rapporto di causa (continua la lettura)
"Siamo teste dure presidente e non molliamo mai. Non molleremo sugli inutili permessi di ricerca petrolifera nel nostro mare". (continua la lettura)
"L'Eni ha saputo dell'immane perdita di idrocarburi derivata dal serbatoio C solo quando c'è stata la denuncia del proprietario del depuratore di Viggiano e a seguito della visita dei Noe. E solo a quel punto hanno dato avvio agli accertamenti. (continua la lettura)