Ha coinvolto anche Bari l'operazione nazionale Talassa, il 12 e il 15 febbraio scorso, disposta dal ministero dell'Interno per contrastare l'immigrazione illegale e il falso documentale nei principali scali marittimi italiani. (continua la lettura)
Il gruppo sarebbe responsabile di favoreggiamento dell'immigrazione illegale sul territorio nazionale tramite l'organizzazione di matrimoni fittizi. Tra i 7mila e i 10mila euro il giro d'affari per ognuno dei 15 matrimoni combinati finora accertati. (continua la lettura)
Nell'organizzazione anche alcuni storici contrabbandieri brindisini (continua la lettura)
Gli extracomunitari di etnia somala ritenuti responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla permanenza illegale di clandestini nel territorio dello Stato ed al successivo ingresso in paesi esteri, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Emerse relazioni con gruppo terroristico somalo (continua la lettura)
Per la Basilicata la scelta è caduta sulla struttura in provincia di Potenza a Palazzo San Gervasio mentre in Puglia sarà quella che a Bari Palese ospita l’attuale CIE. (continua la lettura)
Uno proveniente dalla Nigeria, due dal Gambia nel centro di accoglienza nei pressi della stazione Potenza Centrale hanno chiuso in una stanza due gestori del centro con le minacce di "tagliargli la testa" se non gli davano altro denaro. Oltre (continua la lettura)
La visita di Salvini a Bari segue il provvedimento di fermo della Dda barese per tre presunti terroristi (uno bloccato e due fuggiti probabilmente in Afganistan) ospiti del Cara di Bari-Palese. Per la prima volta a Matera, Salvini ha (continua la lettura)
Dalle indagini, cominciate nel 2013 e proseguite per circa un anno, è emersa un'associazione per delinquere che operava in Calabria, Campania, Lombardia e Basilicata: i quattro indicavano nella documentazione datori di lavoro fittizi, consentendo quindi a molti migranti di "uscire" (continua la lettura)
L'uomo (un 27enne di nazionalità marocchina) era irregolarmente in Italia ed aveva già ricevuto decreti di espulsione e ordini di allontanamento. Inoltre, era ricercato per un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Torino, per furto aggravato. (continua la lettura)
I fatti risalgono al maggio 2011 quando l'uomo, clandestino già espulso dall'Italia nel 2012, accoltellò un pluripregiudicato ad Irsina, reati per i quali ora dovrà scontare una pena detentiva residua di 1 anno e 3 mesi. (continua la lettura)