Alla vigilia dell’appuntamento in direzione nazionale, i democratici continuano a ribadire in diverse dichiarazioni le posizioni principali sul referendum del prossimo 17 aprile. In campo anche la Conferenza Episcopale Italiana che non prende una posizione ufficiale. (continua la lettura)
Mons. Santoro: "Gli equilibri dell'ecosistema dei mari, Ionio e Adriatico, sono estremamente fragili, e sono prospicienti territori che con fatica tentano di porre riparo ai danni che sono derivati da una discutibile e unilaterale gestione delle risorse. Le ferite della (continua la lettura)
"Mi sembra doveroso e giusto che la direzione di lunedì discuta del referendum sulle trivelle e tracci una linea. Penso che ci sia una riflessione sull'opportunità di astenersi ma è giusto che sia la direzione a pronunciarsi". Lo dice (continua la lettura)
La richiesta è stata motivata "con la necessità di tutelare le peculiarità e le vocazioni della Basilicata, incentrata su turismo, ambiente e agricoltura, e di lavorare a un modello di crescita sostenibile che investa sulle fonti di energia alternative". (continua la lettura)
Nuovo scontro PD sulle trivelle, la sinistra del partito contro l'astensione. I Vicesegretari nazionali: lunedì in direzione vedremo chi ha numeri (continua la lettura)
La minoranza dem, risponde con sorpresa alla diffusione sul sito di AGCOM della posizione ufficiale del Partito Democratico sull'astensione al referendum del prossimo 17 aprile: "chi lo ha deciso?" (continua la lettura)
Liuzzi (M5S) su Twitter: “Come giustifica e spiega Piero Lacorazza la posizione di astensione del suo Partito per il referendum sulle trivelle”? Lacorazza (PD): "la posizione farà discutere e quindi salirà l’attenzione dei media" (continua la lettura)
Così il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Piero Lacorazza (Pd), in un post su Facebook, in riferimento al referendum "anti trivelle" in programma il 17 aprile. (continua la lettura)
La Corte costituzionale ha dichiarato nel pomeriggio del 9 marzo inammissibili i ricorsi per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato promossi dalle Regioni sulla questione delle trivellazioni. Veneto e Puglia hanno pronto un ricorso sulle stesse norme (continua la lettura)
In campo a far valere opposte ragioni per il “si” e per il “no” ci sono due comitati. Il primo nella sostanza contrario allo sfruttamento delle risorse petrolifere e il secondo, più modesto di posizione opposta. (continua la lettura)