In tutta Italia sono andati a votare "solo" il 32,16 % degli elettori. In Basilicata hanno votato il 50,19 % (il 52,37 % in provincia di Matera e il 49,06 % in provincia di Potenza) mentre in Puglia l'affluenza è (continua la lettura)
Da una parte, il premier Matteo Renzi, molti ministri e la maggioranza del Pd schierati a favore dell’astensione e , dall’altra, le opposizioni e la minoranza Dem che promuovono in modo trasversale il diritto-dovere di partecipare alle consultazioni, salvo poi (continua la lettura)
Tra gli interventi quelli del governatore della Puglia, Michele Emiliano, del segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, del coordinatore dei consigli regionali promotori del referendum, Piero Lacorazza, e di Enzo Di Salvatore, del coordinamento nazionale 'Notriv' ed estensore del quesito (continua la lettura)
“La questione petrolio è una vicenda che mi rattrista sia come sindaco di una delle città più importanti della Basilicata ma soprattutto come lucano perchè mi sento tradito, come del resto lo è tutto il popolo lucano, dal Presidente Marcello (continua la lettura)
Renzi spiega nel corso di una diretta su Facebook che le trivelle esistenti sono “all’avanguardia in sicurezza” e chiuderle vorrebbe dire “bloccare 11 mila posti di lavoro” e si augura che il "referendum fallisca” mentre Speranza che affermando di andare (continua la lettura)
Mentre gli esponenti locali di Puglia e Basilicata del PD (Lacorazza ed Emiliano) sono impegnati a motivare le ragioni del sì contro la posizione ufficiale del PD è di astensione, dopo il sostegno alle ragioni ambientali da parte del vescovo (continua la lettura)
Visite guidate gratuite tra Matera, Potenza e la montagna potentina, nove date di mobilitazione collettiva con un significato profondo: per pochi barili di petrolio non vale la pena di mettere a rischio l'ambiente marino e terrestre ed economie importanti (continua la lettura)
In attesa dell'appuntamento referendario del prossimo 17 aprile, in casa PD tra Puglia e Basilicata il dibattito sul quesito da abrogare (o meno) si incrocia con la paventata strumentalizzazione politica in chiave "congressuale". In campo da un lato Piero Lacorazza (continua la lettura)
Chiedono al ministro dell’Ambiente e della Tutela e Territorio e del Mare “garanzie in merito ai possibili impatti che le piattaforme di estrazione di idrocarburi offshore possono avere sull’ambiente, sulla salute umana e sulla salubrità dei prodotti alimentari immessi in (continua la lettura)
Il ministro Gianluca Galletti: "Perdere il referendum vorrebbe dire 10.000 posti di lavoro". Lacorazza (Basilicata): "sbagliato utilizzare lavoratori come scudo delle lobby". Emiliano (Puglia): "l'affluenza per il 'Sì' ha un valore enorme". Critiche dal WWF: "grave che il ministro strizzi (continua la lettura)